Bio

Violinista, improvvisatore, compositore, arrangiatore, produttore (Abalone)

Fin dal suo debutto a cavallo degli anni '90 nell'orchestra del clarinettista Louis Sclavis, Régis Huby non ha mai smesso di affermare la sua forte e originale personalità nel campo polimorfo del jazz e della musica improvvisata europea. 

Influenzato inizialmente dalla forza arcaica delle tradizioni celtiche, dall'energia del jazz rock e dalla sconfinata espressività della libera improvvisazione, Huby ha rapidamente sviluppato un universo musicale personale che, attraverso forme sofisticate e decisamente ibride, collega il jazz contemporaneo, una certa concezione cameristica ereditata dalla cultura europea e le grandi macchine ritmiche mutuate dai minimalisti americani.

Chiamato regolarmente come sideman da musicisti diversi come Vincent Courtois, Yves Rousseau, Claude Tchamitchian, Marc Ducret e Yom, Régis Huby ha anche rapidamente diversificato la sua pratica, affermandosi come creatore/direttore di progetti ambiziosi che mettono in mostra i talenti transgender di artisti come Lambert Wilson e Maria Laura Baccarini, e moltiplicando le sue collaborazioni in una grande varietà di campi nel corso degli anni. Sia con il Quatuor IXI, che dirige insieme a Guillaume Roy dal 1995, sia con il suo quartetto "Equal Crossing", sia alla testa della vasta orchestra di 15 musicisti allestita per la prima del 2017 di "The Ellipse" (Music for Large Ensemble), continua oggi a sviluppare una musica lirica ricca e generosa, più che mai all'incrocio dei generi e degli stili che compongono la ricchezza del panorama contemporaneo.